Una Grande Vittoria

Campioni

Una grande vittoria

Urli sconosciuti, gente strana, luce improvvisa … paura, coraggio, lealtà.

Arrivati subito alla scuola avversaria, la Franco Cesana,   pronti a correre verso la vittoria.

Entriamo … rumore dei nostri passi, un attimo dopo, silenzio.

Entra la 5° della Cesana… urla dei avversari, un rumore insopportabile.

Non rispondiamo, assaporiamo l’odore della paura di ogni avversario, la paura di perdere, coperta dalle urla di tifo create da ogni membro.

Fischio. Silenzio. Scrutamento degli avversari.

I maestri spiegano gli esercizi, noi attenti come aquile che avvistano la loro preda.

Fischio si parte.

La prova consisteva nel fare tutti un percorso ad ostacoli nel minor tempo possibile.

Abbiamo vinto… di 4 persone.

Stop. Un urlo percorre tutta la palestra. Tutti tacquero.

I maestri spiegano il secondo esercizio.

Fischio, scatto e concertazione.

La prova consisteva nel fare tutti una corsa dei sacchi.

Abbiamo vinto… di 6 persone

Silenzio. Tutti zitti. Adesso la paura si sentiva, il terrore di essere sconfitti da noi della G. Franceschi, l’odore era aumentato, si poteva leggere negli occhi di ogni individuo, tutti speravano che ci battessero.

Terza ed ultima prova: palla rilanciata. Un gioco di movimento.

Fischio. Lancio. Inizio.

Abbiamo perso … non è vero abbiamo vinto 25 a 18 per noi.

Ma non lo abbiamo subito saputo.

Quando ne siamo venuti a conoscenza della nostra vittoria, siamo rimasti 10 secondi a bocca aperta senza parole, non capivamo cosa stette succedendo.

Finiti gli attimi di esitazione, abbiamo lanciato un grido di gioia ed è avvenuto il putiferio.

Correvamo, ridevamo, urlavamo… c’era chi si batteva il cinque e chi si abbracciava.

Eravamo felicissimi!

E’ stata dura vincere perché mancavano un po’ di persone e si sentiva la mancanza.

Ognuno di noi pensava: “siamo stati unici, abbiamo vinto alla grande.”

Abbiamo vinto grazie alla collaborazione e dallo spirito di amicizia che ci ha legati fino alla fine.

Ci siamo divertiti e abbiamo giocato lealmente.

Ecco la nostra più grande vittoria!!!

Sono felice di essere parte di questa squadra sempre presente in tutti i momenti di difficoltà.

Giorgia A

UNA GRANDE VITTORIA
Lunedì 9 maggio io e la mia classe siamo andati alla scuola Cesana per disputare la finale dei giochi di primavera, un torneo organizzato dai maestri di ginnastica.
Noi ci eravamo  qualificati per questa finale circa un mese fa, battendo la quinta B della nostra scuola.
 Lunedì ero molto emozionato ed anche molto agitato, perché i maestri ci avevano detto che i bambini della Cesana erano molto bravi . Verso le 13:30 siamo usciti da scuola e ci siamo avviati verso la Cesana. Appena arrivati abbiamo visto tanti bambini di quella scuola che tifavano per i nostri avversari … ma la quinta A della Franceschi non si fa certo battere così facilmente!
Io e i miei compagni eravamo uno più determinato dell’altro!
L’arbitro  ci spiegò che la gara era divisa in tre fasi : per prima c’era un percorso motorio a staffetta, poi una corsa con i sacchi sempre a staffetta ed infine una partita di palla rilanciata.
La prima prova nonostante fossimo arrivati per primi al traguardo l’abbiamo persa per aver subito delle penalità, la seconda l’abbiamo vinta con molto vantaggio, mentre la palla rilanciata l’abbiamo giocata all’ultimo sangue e alla fine ce l’abbiamo fatta. Eravamo tutti quanti sbalorditi, senza parole, completamente sconvolti e ci chiedevamo con gli occhi sgranati come avessimo fatto.
I pochi genitori che erano venuti a vederci erano impazziti dalla gioia.
Abbiamo vinto la medaglia d’oro ed eravamo tutti felicissimi.
Per me rimarrà una giornata indimenticabile!
Alessio Petti

LA VITTORIA DELLA 5° A

Come sapete, a scuola si pratica la materia GINNASTICA. Ma nella nostra scuola, questa disciplina è molto completa in quanto consiste in vari sport: judo, hockey, basket. I maestri di judo e di basket sono due, quello di hockey è uno.

Insieme a Max, hanno organizzato un torneo delle varie discipline tra varie sezioni della scuola, per poi eventualmente andare in finale contro Oberdan e Cesana. Dopo tutto un anno di allenamento ci siamo ritrovati noi della 5° A contro quelli della 5° B. Questi ultimi, prima della semifinale, ci hanno preso in giro, ma noi dopo aver perso la prima prova di motoria, abbiamo sorpeso tutti vincendo sia la corsa con i sacchi che palla rilanciata.

Appena abbiamo scoperto di passare in finale, il nostro cuore è impazzito e ha corso per tutto il nostro corpo di atleti, fino ad arrivare al cervello e… boom!

Ci troviamo così alla Cesana per la grande finale. La squadra di casa era pronta e ci ha accolto con sguardo di sfida. La Oberdan, per fortuna, era assente.

L’ansia regnava, impadronita dei nostri corpi immobili. Il tifo era tutto per la squadra di casa. Inizia la prima prova. La Cesana sta per vincere. Ma il tempo è dalla nostra parte e ….piano piano, la vittoria per la prova motoria va a noi! Si passa alla corsa con i sacchi. E anche lì, sfondiamo un muro granitico: vinciamo anche la seconda prova. Manca palla rilanciata. La tensione di immobilizza, ma con la nostra spada bagnata di coraggio e sudore, VINCIAMO!

Il cuore non attese un’altro secondo e scoppiò di gioia.

Ma dopo aver scoperto la medaglia d’oro più pesante di una balena, scoprimmo che, anche se la nostra classe (5°A) ha vinto, la scuola no…

Ci siamo divertiti e abbiamo giocato lealmente.

Ecco la nostra più grande vittoria!!!

Sono felice di essere parte di questa squadra sempre presente in tutti i momenti di difficoltà.

Pietro Pennacchi

Una grande vittoria

Il giorno 9 maggio ore 08:30, suona la campanella, entriamo tutti felici a scuola, il perché?

Noi della V A dobbiamo andare alle finali di ginnastica, ma ,partiamo dall’inizio: il 27 aprile abbiamo vinto le qualificazioni, presso il nostro istituto, la mia classe ha battuto la V B.

Vi chiederete, voi da casa, di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando dei giochi di primavera organizzati dall’associazione sportiva  che insegna attività fisica a scuola.

La gara consisteva nell’eseguire tre prove: un percorso ad ostacoli, una corsa con i sacchi ed infine palla rilanciata. Il percorso ad ostacoli era di una difficoltà media, nonostante fosse abbastanza complicato spostare la palla da un birillo all’altro oppure rialzare quattro clavette il più velocemente possibile.

La mia classe è riuscita a vincere questa prova anche se gli istruttori non hanno considerato valida la vittoria per via dei troppi errori , soprattutto nel gioco palla – birillo.

La seconda prova, come vi ho già detto, era la corsa ad ostacoli, più semplice da gestire ; nessuno di noi è caduto o non ha rispettato le regole, abbiamo vinto e fortunatamente questa vittoria ce l’hanno approvata.

Punteggio pari, mancava solo la “palla rilanciata”.

Eravamo tesi, ma pronti a mettere tutte le nostre energie in quest’ultima prova.

Mentre alcuni genitori , venuti ad assistere alla gara ci davano dei consigli, ci incoraggiavano, l’arbitro ha avvertito le squadre che era giunto il momento di cominciare, in campo dovevano scendere i primi nove giocatori.

Il Fischio d’inizio!

Alla “Cesana” la prima battuta, la palla cominciava a volare in aria da una parte all’altra, qualche volta cadendo e facendo punti ,altre volte bloccata e ritirata con lo scopo di vincere.

Infine tra tiri e punti la partita ha un unico risultato:  ce l’avevamo fatta, eravamo, noi ,quelli che avevano vinto.

Dopo tanta fatica, durante  la premiazione, è stato emozionante  ascoltare il giudice dire che il primo posto veniva assegnato alla “Giorgio Franceschi”:  la classe V A  aveva superato anche questa avventura.

Una gioia infinita ha avvolto i nostri cuori, avevamo finalmente trionfato.

ROMA, 15 maggio 2016

LUDOVICA DEMOFONTI

Una grande vittoria

 Alla Giorgio Franceschi ogni lunedì vengono tre ragazzi belli giovani a insegnarsi ginnastica

Era bellissimo con la mia classe sgranchire un po’ le gambe. Alla fine di questi allenamenti

C’erano delle piccole gare noi c’eravamo allenati molto bene la prima gara era contro la 5B

Tutti erano impauriti, terrorizzati, però se avessimo azzeccato questa gara stavamo in finale contro la scuola Franco Cesana perché fisicamente erano più allenati di noi però noi senza scrupoli ci sia uniti e impegnati a fare tutto correttamente e la finale era nelle nostre mani dopo un lungo percorso il punteggio stava con noi avevamo vintooooo stavamo in finale,  i giochi erano (addestramenti motorii, corsa con i sacchi e palla rilanciata) eravamo tutti agitati.

Siamo partiti il lunedì 9 maggio 2016, la scuola stava a Trastevere era un lungo viaggio

Ma siamo arrivati !!!avevano un bel cortile la palestra stava nel cortile diciamo, siamo entrati nella palestra era bella più della nostra le righe del campo erano segnate correttamente

Stavamo intenzione tutti quanti, la loro squadra era abbastanza forte loro avevano un gran e bel tifo formato da (curva nord, curva sud, tribune)e noi invece solo il 10% di loro…

Eeeeeeee.. si comincia mi ricordo il primo era il campione Gigi luigi che ci ha portato subito in vantaggio, diciamo che non era il nostro gioco preferito anche se stavamo in vantaggio qualcuno non è riuscito a fare tutto correttamente, alcuni di noi ci hanno fatto perdere tempo saltando una parte dell’esercizio, allora essendo una gara c’era una ragazza che ci faceva rifare l’esercizio mancato, se mi ricordo bene dato che era la finale tutti l’esercizi mancati erano penalità allora la prima se mi ricordo bene l’abbiamo persa.

Ma noi non ci scoraggiamo,Eccoci alla seconda gara corsa con i sacchi lì ci piaceva di più. Abbiamo fatti  salti lunghi e veloci e c’è l’abbiamo fatta 1 a 1 ora c’è la terza e ultima gara dove si dovrà decidere tutto

Chi Vincerà? e chi perderà?. Palla rilanciata noi eravamo tutti quanti tesi perché sapevamo che avessimo perso finiva tutto lì, e non era il caso ci siamo riuniti in un grande gruppo e abbiamo detto c’è la dobbiamo mettere tutta la nostra forza con tre urli forti che travolgevano tutta la curva nord e la sud e la tribune d’Immo –(123 5°A OLE OLE OLEEEE)ci ha dato l’energia perfetta eeeeeee…

IL PUNTEGGIO DICE CHEEEEE

ABBIAMO VINTO

SIIIIIIIIIII UNA LUNGA E DURA LOTTA PERO VEDI CHE L’UNIONE FA LA FORZA DI TUTTI

EVVVAIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!

Luca Gentile

UNA GRANDE VITTORIA

 Il giorno 09/05/2016 alle 14.00, io e la mia squadra siamo andati alle finali dei giochi di primavera e giocavamo contro la Cesana.

Vi state chiedendo chi è, allora rispondo alla vostra domanda: la Cesana è una scuola abbastanza forte da quello che ho sentito.

Vediamo se è vero: arrivati, siamo entrati negli spogliatoi e abbiamo bevuto. Dopo esserci rinfrescati siamo andati a vincere questa battaglia.

Entrati, ci siamo guardati intorno. La palestra era gigantesca però i bambini della scuola avversaria erano troppi e noi eravamo in minoranza, ci siamo detti fra di noi uno slem che faceva “scuola G. Franceschi olè olè olè” e invece sempre fra di noi ci siamo detti che avremmo perso perché loro erano di più.

Iniziato il gioco eravamo in testa, poi ci siamo un po’ rallentati e abbiamo preso troppe penalità ma grazie a Pietro e Andrea abbiamo recuperato ma, come ho già detto, le penalità erano troppe e hanno dato il punto all’altra squadra.

Come 2° prova c’era la corsa dei sacchi e questa l’abbiamo vinta noi e per ultima prova c’era la palla rilanciata e ogni squadra aveva due penalità e, dopo qualche tiro, le avevamo già sprecate allora ci siamo messi d’accordo di continuare questa partita con tutta la forza che c’era in noi e alla fine siamo arrivati in parità con l’altra squadra e ci hanno concesso un altro tiro e abbiamo vinto.

Ci hanno dato le medaglie d’oro e invece alla Cesana le medaglie d’argento.

Per finire c’era una gigantesca coppa allora gli arbitri hanno urlato chi l’avesse vinta e alla fine l’ha vinta la Cesana.

Diciamolo, è stata una giornata da sportivi!

Emanuele Caggegi

Una grande vittoria

Giorgia Sarghini – V^ A – G. Franceschi

Pantaloncini, maglietta, cappellino, si parte!

Stavamo tutti davanti alla nostra scuola, con una borraccia e una tuta.

Arrivammo di fronte alla scuola avversaria: la Franco Cesana. I nostri avversari si trovavano davanti a noi. Sguardi storti vagavano nell’aria e i nostri occhi fulminavano ogni movimento dei concorrenti della Cesana.

Ci avviammo negli spogliatoi preparandoci alla grande finale dei giochi di primavera!

Vincendo contro la 5° B della nostra stessa scuola, avevamo l’onore di gareggiare rappresentando la Giorgio Franceschi.

I ragazzini della 5° della Cesana non ci facevano paura, a parte uno che sembrava volersi impegnare fino allo stremo delle forze. E poi ce n’era un altro altissimo…!

Fischio d’ inizio! L’ansia e l’agitazione attanagliavano chiunque, creando tensione e scompiglio.

La prima prova era la corsa ad ostacoli: fare lo slalom tra i pali, mettere un pallone da basket in equilibrio su un cono, saltare nei cerchi, attraversare un “tunnel”, eseguire una capriola e buttare giù i birilli. Ecco cosa ci aspettava.

Il sudore scendeva goccia dopo goccia dalla faccia di ciascun giocatore.

Fu una gara davvero combattuta, infatti non si capì chi l‘avesse vinta. Parità.

Allora passammo alla seconda sfida, la corsa con i sacchi.  In questa eravamo davvero i migliori e davo per scontato che la vincessimo! Infatti così fu.

Per confermare la nostra vittoria finale avremmo dovuto vincere l’ultima competizione: palla rilanciata!

Noi siamo una bella squadra, ma questa volta dovemmo impegnarci per l’onore della Giorgio Franceschi e della nostra classe, la 5° A!

<Cambio!> <Evviva!> <Noooo!> < Grande!>. Così si svolse questo grande incontro di palla rilanciata, con il cuore di noi concorrenti che batteva a mille. Tum! Tum! Tum!

Con il fiato sospeso dei giocatori, del pubblico e delle insegnanti, l’arbitro fischiò la fine della partita. Il sangue mi si gelò nelle vene, ma subito ricominciò a scorrere quando sentii :<Vittoria della Franceschi!> Un attimo di religioso silenzio fu interrotto da urla di gioia contemporanee a gemiti di delusione e rabbia.

Rimasi sorpresa come un allocco per una frazione di secondo quando mi resi conto che noi della 5°A siamo una squadra fantastica perché siamo uniti da un’amicizia ormai fraterna. Tornando a scuola abbiamo riflettuto su questo e ci siamo resi conto che senza l’aiuto di ciascuno, il puzzle della nostra vita non sarà mai completo.

Giorgia

Una grande vittoria

Mi trovo in un posto con tanta gente che urla,grida e allo stesso tempo è emozionata.La palestra è suddivisa in due fasce,quella della Cesana e quella della Franceschi. Inizia il primo round, ma lo avete capito dove sono?Scusatemi sono nella palestra di un’altra scuola a giocare una finale sportiva.Come dicevo inizia il primo round,il più facile solo esercizietti fisici come:slalom,salto nei cerchi ecc ecc…..e indovinate chi ha vinto? Noi e contentissimi passiamo al secondo round,la corsa con i sacchi.

Con il passare dei secondi la fila scorre e quindi con molta ansia tocca a me.Corro come un coniglio che scappa dal cacciatore,perdo quasi l’equilibrio ma per la mia squadra ci provo a restare  in piedi,supero la linea dello Stop…io lo definirei la decadenza dell’ansia,ma stavo per dimenticare il cinque,quello che quando finisci l’esercizio sportivo batti il cinque al prossimo compagno che dovrà ripartire.Arriviamo all’ultimo round quello che considero il più importante:la palla rilanciata(sarebbe una fase prima di palla a volo).OK!Iniziamo a giocare tocca a me,mi do lo slancio e tiro, inizio a sudare e Stock! La palla atterra faccio punto e felicissima io e la mia squadra andiamo a portarci a casa la medaglia.

Angelica Cambioli 

Una grande vittoria
Uno, due, tre abbiamo perso, non ci credo no, no, no!!….
“Jamal, Jamal, Jamal sveglia!” – “che c’è mà?” – “stavi facendo un incubo” “no perché tanto la gara l’abbiamo persa” – “ma che dici se è oggi” – “oggi?” – “sì proprio oggi!” “Ma sei sicura?” – “certo oggi è il 9 maggio” – mà, ma se oggi è il 10 infatti non c’è scuola. “ma che dici, oggi c’è eccome la scuola anzi, vestiti che sei anche in ritardo su su”.
Neanche il tempo di dire a, b e c e siamo arrivati alla Cesana. Appena arrivati guardiamo tutti la coppa; uno, due, tre cominci la partita.
Noi siamo indietro di due persone ma attenzione, recuperiamo e in 5 secondi tocca a me, Emanuele mi batte il cinque e io parto come un pazzo, faccio lo slalom, metto la palla, salto a piedi uniti, striscio a militare e rotolo, rialzo i birilli e batto il cinque.
Abbiamo finito e tutti esaltati anche i genitori, ma abbiamo le penalità! E allora arriva Matteo il papà di un nostro amico Pietro; Matteo ci dice “ora diciamo 1,2,3 Giorgio Francheschi olè olè olè”;
appena fatto ci diamo la carica e cominciamo con la corsa coi sacchi ma, udite udite….. già dall’inizio siamo in vantaggio e dopo una serie di cadute dell’altra squadra tocca a me: salto, salto, salto e arrivato cado e togliendomi il sacco mi si toglie la scarpa e io mi metto a ridere e bum! Finiamo prima anche questa volta.
1,2,3 Giorgio Franceschi olè, olè, olè.
1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11, a 9 stiamo perdendo, ma 20 a 24 per noi respiro e provo l’utimo tiro e sbaglio!! Ma c’è Luigi che prende la palla e tira……..silenzio……….panico…………..ABBIAMO VINTO!!!
DAI!! MEDAGLIA D’ORO
Jamal El Mestari

Un Grande spettacolo

che odisseA

 

Finalmente è arrivato il 6 maggio: da quanto tempo aspettavo questo momento!

Mia mamma Federica è un insegnante di teatro, e pensate un po’ è venuta a fare teatro in classe nostra! E con lei c’era anche Marco che è un suo collega molto simpatico che fa l’attore. Già in quarta avevamo fatto ” Non abbiamo bisogno di maghi ” che era uno spettacolo itinerante in diversi spazi della scuola, ispirato a “Il mago di Oz”. Quest’anno invece abbiamo messo in scena “L’Odissea” e io interpretavo Atena, la dea della sapienza.

Abbiamo iniziato il laboratorio teatrale a novembre, in cui mamma, cioè la maestra, ci ha fatto fare dei giochi legati alla storia che poi si sono trasformarti nelle scene dello spettacolo. Poi è arrivato il momento di scegliere la parte: io volevo fare solo Atena! Mi piace perché aiuta Ulisse ed è l’ unico personaggio femminile che non si innamora di lui! Per fortuna ho avuto proprio quel personaggio. Subito dopo abbiamo iniziato le prove: che fatica! Appena sbagliavamo una virgola…mamma ci faceva riprovare tutta la scena da capo.

Finalmente è arrivato il giorno dello spettacolo, eravamo tutti eccitatissimi! Il liceo Morgagni ci ha prestato il suo teatro, che è gigante, tale e quale a un teatro vero! Già dalla mattina eravamo lì. Avevo le farfalle nella pancia: non capita tutti i giorni di fare una recita in un teatro così grande! Abbiamo cominciato subito a fare la prova generale ed è lì che mi sono accorta di avere la prima e l’ultima battuta del copione! Poi abbiamo mangiato il pranzo al sacco preparato dalla mensa (che non era molto buono) e ci siamo andati a  cambiare. Ed ecco che sono arrivati i genitori! Sono salita sul palco e ho iniziato a recitare. Parola dopo parola mi sentivo sempre più sciolta, come un nodo che piano piano si slega, e mi sono sentita la persona più felice della terra. Dopo lo spettacolo tutti ci hanno fatto i complimenti: a mamma, alle maestre ma soprattutto a noi bambini. Per me lo spettacolo è stato il più bello di sempre e mi sono divertita tantissimo.

Quando se ne sono andati tutti, mentre aiutavo a mettere a posto i costumi, ho pensato che dopo aver fatto questo, posso fare qualunque cosa!

Viola Ivaldi

Atena e giove

UN GRANDE SPETTACOLO

6 Maggio……….mi sveglio…..agitazione a mille:  La recita!!!! Maglietta bianca, leggins bianchi e scarpe bianche…………..si và.

“Girati!!! Nooo non è così, urlateeeee”

Iniziano le prove generali, al Morgagni, l’ansia che sale, il sudore che scende………

Prima di iniziare: Merda!!! Gridiamo tutti dandoci la mano……inizia lo spettacolo……si apre il sipario…..ecco si comincia:

Pietro sul piedistallo che inizia a parlare sicuro di sé e Viola che comincia a raccontare la storia di Ulisse………bravi, bravissimi!!

Io dietro le quinte emozionata dicevo: Oddio che scena c’è dopo???? (tormentando la maestra Francesca).

L’agitazione che avevamo io e i miei compagni era alle stelle!!!!!!! Però poi ci siamo calmati, per un attimo, guardando Luca che si agitava sotto l’ombrello di Polifemo facendoci ridere tutti.

La storia continua fino al momento in cui dovevo entrare io…….la maga Circe. Ecco che mi controllo prima il mantello e poi il cappello (il mio costume di scena !)…..per fortuna era tutto a posto!

Entro con le farfalle nello stomaco e la paura folle di sbagliare le battute!!!!!

Invece una volta iniziato a parlare, come d’incanto, la paura ha lasciato il posto alla consapevolezza di dover recitare la mia parte che avevo piu’ volte ripetuto a casa, a scuola, nei miei sogni facevo ormai parte dell’Odissea……………………

Ragazzi…. pero’ dopo che liberazione…..e’ finito ed e’ andato tutto bene……….ci possiamo rilassare finalmente!!!

Yeah….la recita e’ finita portandosi via tutta l’ansia…….ma che bella esperienza!!!

La rifarei altre 1000 volte!!!!!

Camilla Sterpi

 

 

Circe

Un grande spettacolo

Se questo è il risultato, la parola “mer…” bisogna dirla più spesso!

Il 6 maggio siamo andati al liceo “Morgagni”, dove abbiamo recitato “Che Odissea!” uno spettacolo che abbiamo realizzato con l’aiuto di Federica, la mamma di Viola, la nostra compagna di classe e di Marco, due attori del Teatro Viola.

Verso le 10.30 siamo usciti dalla nostra scuola Giorgio Franceschi per andare al Liceo Morgagni. Sono stato molto contento di aver recitato in quel teatro perché è molto più grande di quello della Franceschi e anche per il pubblico ci sono delle vere poltroncine da teatro e poi ha addirittura 2 quinte.

Verso le 15.00 sono arrivati i primi genitori , la mamma di Elisa si è affacciata ed Elisa ci ha subito avvisato! Una professoressa del Morgagni ha chiuso il sipario e ha fatto sedere i genitori sulle poltroncine.

Il mio cuore ha cominciato a battere a mille, riesco a sbirciare da un buco nel sipario e vedo il nostro pubblico che ci aspetta come dei fans. Si spengono le luci…

Si va in scena!

puci e pici

Le prove sono durate tantissimo, giorni e giorni a ripetere le stesse battute e poi la recita è durata solo pochi minuti, almeno mi è sembrato.

La mia parte preferita è stata quella insieme a Giorgia A., in cui interpretavamo due viaggiatori: Picci e Pucci, con le nostre battute abbiamo fatto ridere tutti i nostri genitori ed anche io mi sono divertito!

I costumi sono stati realizzati da Federica e da Fabiana, la mamma di Alessio , che l’ha aiutata. Noi, a casa, abbiamo realizzato un fiasco con cui Ulisse faceva ubriacare Polifemo per poi accecarlo.

Dietro le quinte eravamo tutti in tensione: parlavamo tra di noi e correvamo da una parte all’altra, eravamo tutti molto agitati e quando la recita è finita mi sono sentito meglio!

Alla fine dello spettacolo siamo saliti tutti sul palcoscenico e abbiamo fatto tutti un grande inchino come i veri attori. I nostri grandi fans, genitori e parenti, ci hanno applaudito felici!

Evviva!

                                                                                                                                                                           Andrea

 

ODISSEA SALUTI

Progetto di scrittura creativa in classe VA .

Compito per oggi: Venire a scuola indossando scarpe diverse 🙂

Per imparare a non vergognarsi , a non omologarsi, ad essere originali ed andarne fieri !

scarpe diverse

In viaggio con i Beatles

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I NOSTRI TESTI

Venerdi’ abbiamo iniziato laboratorio musicale sui Beatles

 

Incipit: Che bella la musica!

 

Venerdi’ 9 ottobre abbiamo cominciato un laboratorio musicale sui Beatles e abbiamo cantato: “Obladi’ Oblada’” e “Love me do”.

Alla canzone e’ stato dedicato tutto il tempo e (piu’ o meno) e adesso raccontero’ come e’ andata la questione.

Siamo arrivati in teatro e c’era un signore pelato (senza offesa), bravo a cantare, ma un po’ scorderello con le parole.Era un professore di letteratura, ma la sua passione e’ per la musica….ed e’ piu’ forte di lui.

Io e altri bambini abbiamo cantato.

C’erano due gruppi di “cantanti”, il coro alto e il coro basso; io stavo nel coro basso.

Quel giorno era il giorno piu’ bello di tutta la 5a !!! (PER ORA!)

 

13/10/2015

Carolina Bova

beatles foto carolina

La musica  è una cosa meravigliosa!!!

Venerdì 9 ottobre 2015 abbiamo iniziato laboratorio musicale sui Beatles e lo abbiamo svolto nel teatro della scuola .

Il progetto lo abbiamo iniziato la 5° che sarebbe la mia classe e la 5b e il professore Giorgio Andreozzi.

Il professore è un uomo alto, magro, occhi castani, calvo e la qualità migliore è bravissimo a cantare.

Abbiamo cantato e suonato: io , Ludovica e Martina abbiamo cantato insieme ad altri  e invece Francesca, Pietro, Alessandro ed altri hanno suonato ed erano molto bravi . Per prima canzone love me do e obladi oblada.

I Beatles sono una rock and roll inglese  formata da john Lennon, Paul McCartney, Ringo Star e George Harrison il loro paese originario di Liverpool e attivo dal 1960 al 1970 la formazione ha segnato un epoca nella storia della musica.

Le mie canzoni preferite sono “Love me do” e “Eigh days a week.

Io non sono molto brava a cantare però mi piace ascoltare la musica, ed era come se quando cantavamo la musica mi entrava nel cuore e  il mio cervello stesse in vacanza e mi faceva pensare a posti che si possono solamente sognare è per questo che mi è piaciuto molto.

E devo dire che siamo stati anche molto bravi.

Alice Di Stazio

 

beatles testo alice

VENERDÌ ABBIAMO INIZIATO IL LABORATORIO MUSICALE SUI BEATLES

Venerdì è stato un giorno molto entusiasmante per i giovani della 5°A ,dentro le vene scorreva la musica ,aspettavamo da giorni che arrivasse il professore di canto, Giorgio Andreozzi. Lo aspettavamo nel teatro della scuola, alla fine arrivò chiese a dei bambini di prendere gli strumenti, e poi arrivarono quelli della 5°B e ci divise in due gruppi, quelli con gli strumenti  musicali e quelli che cantavano. Io ero con quelli che suonavano gli strumenti musicali cioè tamburi, sabbiette, maracas e piattini.

Le canzoni che abbiamo cominciato a cantare erano <<Love me do>> e <<Obladi Oblada .>> La più difficile era Obladi Oblada ma per me la migliore è <<Yellow submarine>> anche se non l’abbiamo cantata.

E’ stata la miglior giornata di sempre.

Luigi

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CIAO! Sono Andrea il nuovo blogger!

 

<E bella a tutti ragazzi e benvenuti a questo nuovo tema!

Io sono Andrea e oggi vi parlerò della mia prima lezione di canto. Tutto è iniziato tanto tempo fa’ … No, ma dai, non facciamo gli sciocchini, è successo qualche giorno fa verso la via del teatro. Il nostro prof. Si chiama Giorgio Andreozzi, lavora con noi al “progetto Beatles” e insegna alla De Andrè.  Ora vi spiegherò come era fatto : aveva il pizzetto , gli occhiali ed era calvo. Questo, è tutto quello che mi ricordo del suo aspetto . È allegrissimo … Poverino però: aveva mal di gola e poi ha avuto la febbre, quindi è anche coraggioso . Comunque torniamo a noi . Io mi sono divertito un sacco pieno zeppo di felicità ! La prima canzone è stata “love me do”. La seconda invece è stata “Obladì Obladá ” . Ma ragazzi c’era un mio amico: Simone che vi puliva le orecchie da tutte le cose brutte . E allora quando abbiamo cantato e suonato tutti insieme sembrava che stessimo  a “x factor “! La mia canzone preferita ? Non ho una canzone preferita: sono tutte belle! Quando era ora di andare via tutti  qualcuno ha detto “pleeeeeeease”

Una cosa speciale della musica è che la puoi portare dove vuoi … Mi sono divertito un mondo . Allora ragazzi è già da un po’ che sto ” riprendendo ” quindi mettete un pollicione in su e per la maestra, commenta !

OK E’ FINITO IL TEMA . BACI E ABBRACCI : ANDREA 😘😜😇😇😀👍🏻🔝🔝🆗🆙

 

andrea immagine beatles

 

 

 

Venerdì abbiamo iniziato il laboratorio sui Beatles

LOVE ME DO, OH! DARLING, HERE, THERE AND EVERYWHERE,OCTOPUS’S GARDEN, EIGHT DAYS A WEEK,ALL YOU NEED IS LOVE,HELLO GOODBYE,THEFOOL ON THE HILL,OBLADI OBLADA,YELLOW SUBMARINE,A DAY IN THE LIFE………BEATLES.

Venerdì 9 Ottobre abbiamo fatto laboratorio di musica con la V B con il professore Andreozzi  è un bravissimo maestro di musica.

Ha il pizzetto è alto, magro e simpatico.

Io e Francesca dicevamo: è bravissimo !!!

Io stavo nel gruppo che suonava le pelli. Altri gruppi suonavano i piatti e tutti gli altri cantavano.

Poi lui ci ha detto che era finita l’ora e quindi siamo andati in cortile a fare la ricreazione.

In quell’ora di musica mi sono divertita.

 

 

I love you  teacher !!!!!

CAMILLA STERPI

 

camilla immagine beatles

 

LABORATORIO THE BEATLES

 

UNA SETTIMANA FA’ E’ iniziato IL LABORATORIO DEI

 

BEATLES,CON IL MAESTRO DI MUSICA GIORGIO ANDREOZZI.

 

IL LABORATORIO FINIRA’ CON IL CONCERTO DI NATALE,

 

PER QUESTO STIAMO FACENDO TANTE PROVE

 

CON LA VOCE E CON GLI STRUMENTI.

 

ARRIVA IL MAESTRO !!! TUTTI SONO CONTENTI, INCOMINCIAMO

 

LE PROVE

 

IL MAESTRO FA’ DEI GRUPPETTI Quelli CHE SUONANO gli

 

STRUMENTI ,INVECE GLI ALTRI  CANTANO .

 

I CANTANTI SONO DIVISI I MASCHI A SINISTRA E LE FEMMINE

 

A DESTRA.

 

LA CANZONE CHE Cantiamo in inglese come esempio ob –la-di, ob –la-da.

 

Il maestro sorride molto poco per questo non mi diverto molto.

 

 

Per me la musica è passare in un altro mondo pieno di note musicali.

Luca Gentile

Luca immagine beatles

Tu mi dici addio, ma io ti dico ciao.

 

Ahhhhhh….la musica; una persona: ballerina, felice e…allegra!! Ma , anche: triste, malinconica e …bassa, si bassa, non come l’inferno ma come il basso di tristezza.

Comunque,  oggi parliamo della musica allegra e felice , quindi…partiamo con la musica! La musica però, ha degli intermediari per trasferire se stessa dagli strumenti alla vita umana, e visto che è soprattuto allegra uno degli intermediari sono i Beatles; allegri, felici e amorosi. I Beatles usavano molti strumenti per tirar fuori la musica ma John e Paul usavano la…voce , che è lo strumento che la fa parlare.

Il loro amore era come un cuore, sì un cuore che dava così tanto sangue al corpo dell’essere vivente.

Molta gente quindi li segue come le ochette che seguono la mamma e in mezzo a quelle ochette ci siamo noi; la V A ormai, e in mezzo alla V A ci sono due, sì due mini trasmettitori della musica: uno che odia il proprio corpo e si da’ moltissime botte, però chiama la musica in un modo veramente fico e poi c’è il chitarrista che fa delle melodie che ti pescano. Venerdì seduti sulle sedie con l’acerrimo nemico della musica…il silenzio. Arrivò il salvatore, il trasmettitore esperto …il professor Andreozzi, con moltissimi apparecchi per trasmettere la musica. Entrò; il silenzio era pronto per la guerra e…suono della chitarra, la guerra iniziò ma il professore chiamò rinforzi ; tamburelli, piattini, maracas e la musica nacque, sì e fece parlare moltissima gente; l’amore era là, la felicità pure e quindi Booom il silenzio svanì come una foglia che si stacca dall’albero. La musica aveva vinto. Noi eravamo stati per pochi minuti dei trasmettitori.

Bello, sì bellissimo viaggiare insieme alla musica.

Le emozioni di quel venerdì, infinite. Ma scelgo le più vere: felicità come un albero felice che le nuvole piangano, amore, come una catena di uomini che si aiutano a vicenda, e per finire…l’allegria, come la musica.🎼🎶🎵🎉

Pietro pennacchi

Pietro immagine beatles

LABORATORIO BEATLES

Non vedo l’ora che sia di nuovo venerdì.

Venerdì 8 ottobre ’15 noi (la v a ) e la v b abbiamo iniziato il laboratorio di musica dei beatles e siccome sono  i cantanti preferiti della m. Francesca e noi non vogliamo fare una figuraccia  la m. ha ingaggiato il professore Giorgio Andreozzicheinsegna lettere, ma secondo me  dovrebbe insegnare musica.

Siamo riusciti a fare solo due canzoni,mperò quelle due ce le ha fatte capirecome mai nessuno cè l’ avrebbe fatte capire.

Le due  canzoni che abbiamo cantato  sono: LOVE  ME DO E OBLADI OBLADA.

Io non ho cantato ,ma ho suonato.

Cèrano tre tipi diversi  di percussioni : le sabbiette i piattini e le pelli , io ho suonato le pelli per la precisione il tamburo.

Quando suonavamo non sembrava di stare a scuola , ma pensavo  di essere con tutti gli amici anche quelli del mare , a ridere , a scherzare ecc. insomma stavo bene anzi da favola.

I Beatles sono PAUL MCCARNEY, JHON LENNON, GEORGE HARRISON  e per ultimo, ma non ultimo RINGO STAR , ma due sono morti e sono JHON LENNON E GEORGE HARRISON, JHON LENNON è morto con un colpo di pistola e GEORGE HARRISON  con una malattia che adesso non ricordo  ,ma gli altri ( PAUL MCCARTNEY e RINGO STAR  sono vivi e vegeti.

Sul palco mi vergognavo, a me succede sempre a tutte le recite io parlo e mi vergogno e quando applaudono io mi vorrei nascondere dietro a qualcuno.

Questo è quello che pensavo e penso ancora sul laboratorio dei BEATLES!!.

Irene Tomassi

 

immagine irene

 

Venerdì abbiamo iniziato il laboratorio musicale sui Beatles

Racconta.

La musica è un libro aperto, bianco e infinito.

Venerdì siamo arrivati a scuola ci siamo seduti e abbiamo cominciato a lavorare come tutte le mattine.

Stavamo facendo inglese quando ho sentito la mia maestra che diceva: “ Forza! Non perdiamo tempo, fra un po’ dobbiamo andare!”

“Andare dove?” Mi chiedevo in continuazione.

Verso le dieci ci siamo messi in fila, siamo scesi e… siamo arrivati in teatro.

Lì ho capito: cominciavamo il laboratorio di musica sui Beatles!

Ero agitata come se dovessi fare il mio primo esame.

Appena arrivati ci hanno fatti sedere  e… Abbiamo visto J-Ax!!!

Scherzo!!!!

Abbiamo visto il professore Andreozzi, o meglio il professor Giorgio Andreozzi.

Il professore è calvo, però ha la barba, tanta barba.

Lui insegna lettere alla De Andrè, ma sa anche cantare e suonare e, detto fra noi, suona e canta molto bene.

Con lui abbiamo provato due canzoni: la prima era “Love me do” la seconda era “Obladi Oblada”.

Io ho suonato il tamburello, quello strumento a forma di cerchio con quelle specie di piattini.

Il ritmo era abbastanza difficile, ma proprio per questo era divertente.

Mi sono divertita tantissimo

La musica è davvero un libro aperto a tutti, dove ognuno può cantare o suonare quello che vuole.

La musica è un arte bellissima.

Spero che la prossima volta mi divertirò così tanto.

Giorgia Antonini

 

foto giorgia

 

 

Venerdì mattina, alle ore 10.30, io e tutta la mia classe per la prima volta abbiamo iniziato il corso di musica.

Abbiamo avuto una fortuna rara, perché è venuto come insegnante di musica il professore Giorgio,  un maestro veramente bravo: pensate, pur avendo un po’ di febbre,  è venuto a trovarci.

È veramente un insegnante speciale.

Quel giorno abbiamo suonato e cantato,  per prima canzone c’era Eight days a week e per seconda Ob-la-di Ob-la-da.

Come strumenti c’erano la chitarra, i tamburi,  le maracas e la pianola elettrica.

Tutto questo è successo grazie alla maestra Francesca.

Per me è stato un giorno fantastico,  spero che lo sia stato anche per gli altri.

Spero che non finisca mai il corso musicale.

 

Emanuele

 

foto emenuele beatles

 

 

 

VENERDÌ ABBIAMO INIZIATO IL LABORATORIO MUSICALE SUI BEATLES

Venerdì è stato un giorno molto entusiasmante per i giovani della 5°A ,dentro le vene scorreva la musica ,aspettavamo da giorni che arrivasse il professore di canto, Giorgio Andreozzi. Lo aspettavamo nel teatro della scuola, alla fine arrivò chiese a dei bambini di prendere gli strumenti, e poi arrivarono quelli della 5°B e ci divise in due gruppi, quelli con gli strumenti  musicali e quelli che cantavano. Io ero con quelli che suonavano gli strumenti musicali cioè tamburi, sabbiette, maracas e piattini.

Le canzoni che abbiamo cominciato a cantare erano <<Love me do>> e <<Obladi Oblada .>> La più difficile era Obladi Oblada ma per me la migliore è <<Yellow submarine>> anche se non l’abbiamo cantata.

E’ stata la miglior giornata di sempre.

Luigi Pacifico

foto luigi beatles

 

Venerdì abbiamo iniziato il laboratorio musicale sui Beatles

Racconto

La musica è come una navicella spaziale che ti trasporta ovunque.

Venerdì 9 ottobre abbiamo iniziato il laboratorio dei Beatles.

In teatro noi  della 5 A e della 5 B, abbiamo cantato e suonato con il Professore Giorgio Andreozzi.

Il Professore è calvo, con la barba e cantava molto bene.

Il laboratorio serve per cantare e suonare meglio.

Abbiamo cantato “Love me do” e “Obladi oblada”.

Il professor Andreozzi ci ha divisi in due gruppi: Il primo gruppo faceva la voce alta, invece il secondo gruppo quella bassa.

Io ero del primo gruppo, quindi facevo la voce alta.

Mi sono divertita molto a cantare, ma avrei preferito suonare.

È stata una giornata Fantamelodiosa!!!

Elisa Fioroni

foto elisa beatles

 

 

Noi venerdi 9 ottobre abbiamo iniziato il laboratorio di musica sui Beatles, nella nostra scuola è venuto un professore di nome Giorgio Andreozzi lui era magro, alto e con gli occhiali.Io e i miei compagni     ci siamo concectrati sulla canzone ” love love me do” però quella che mi è piacuta di piú è ” eight days a week. Io non ero mai stata così come quel giorno.Pensavo di fare brutta figura, invece mi sono divertita tantissimo, il divertimento ci dicono le maestre è importante,ma anche la buona educazione davanti a un grande e pure per fagli vedere cosa siamo capaci di fare.Il potere della musica è molto molto forte , ti puo aiutare ti consosa e se ti piace veramente sfogati con tutto quello che ciai dentro tiralo fuori da te.Ci devi credere. I Beatles sono una bend inglese del ” Luver pool” i compone sono: Paul,Jhon,Gorge e Ringo che sono stati un fenomeno in Inghilterra per tanto tempo e non si sono mai arresi fi ad oggi.

Shane Banasian

 

foto shane beatles

 

 

Un’estate piena di lettere

testo francobollo

IL FRANCOBOLLO

La mia prima lettera è stata un’impresa.

In Sicilia, nella città di Marsala, si è svolta la nostra prima impresa per l’acquisto del francobollo per spedire la lettera che avevo scritto alla maestra Francesca.

Il 27 luglio, la mattina di buon’ora , sono uscita con mamma , Carolina e Maria Beatrice per comprare il francobollo per spedire la lettera.

Mia zia aveva preso la macchina e quindi noi eravamo a piedi sotto il sole cocente questa è la nostra prima sfortuna.

Arrivati alla Posta …….. , disperazione e sudore ovunque …… l’abbiamo trovata chiusa per ristrutturazione !!!!!!

A questo punto siamo andate dal tabaccaio ( in Sicilia “ tabacchino “ ) , che era molto lontano dalla Posta, ma vicino casa.

I francobolli li avevano tutti finiti!!!

Il negoziante ci ha indirizzati a cinque minuti da lì, da un altro tabaccaio, di fronte alla piscina comunale.

Ci siamo incamminate con il caldo africano….

Quando siamo arrivate, ci ha accolto il fresco dell’ aria condizionata e ho pensato, “dalle stalle alle stelle… forse: hanno anche il francobollo?”

Io chiedo: “ ditemi che avete un francobollo?”

“si”, risponde la signora per la gioia di tutti.

Ci siamo rincamminate verso casa e strada facendo sono anche riuscita a spedire la lettera.

 

 

é stata una giornata

FRANCOBOLLOSA!!!

 

 

FRANCESCA BALESTRI

lettere

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Buonasera a tutti, sono… Pietro Pennacchi con la mia nuova e ultima invenzione (inutile)

Lo spazzatore d’ombrelli 2000 o 2.0. Nacque quel giorno, quale però ? Vabè comunque, a
scuola La maestra giovane (anche se sono tutte e due giovani) Francesca D’antonis mi disse
: < devi creare un invenzione inutile >. Reazione di Pennacchi : aaaaaaaaaaaaaaaa.
Io mi misi sotto a lavorare con cervellino e un giorno “ con l’ aiuto di mammina… eurica!
Ho pensato a qualcosa che si pulisce già da solo e quindi io invento qualcosa che pulisce
la cosa che si pulisce già da sola.
Avete capito
Comunque ora si passa al capitolo 2
Cos’è
Lo spazzatore d’ ombrelli 2000 o 2.0 è un macchinario che attacchi sotto l’ ombrello che fa girare
dei tergicristalli che levano l’acqua che casca sull’ombrello ma è veramente inutile perché l’ombrello
si pulisce già da solo.

saluti
o signori grazie per aver ascoltato la mia ultima invenzione: e quindi vi prometto che quest’anno
avrò più immaginazione dell’anno scorso ,e quindi saluti e ringraziamenti da :

Pietro Pennacchi , Cervellino , Spazzatore d’ombrelli 2000 o 2.0 e Ragù

Le penne danzanti

Lavoriamo con le similitudini e le metafore.

La città

La città è come la mente dell’ uomo dove ogni costruzione è un pezzo di coscienza che si costruisce a ogni esperienza che si compie.

Gli abitanti sono gli operai che costruiscono i palazzi dove abitano i pensieri e le emozioni .

infine ci sono le costruzioni più importanti : la discarica , dove le brutte azioni vengono scartate o riciclate in buone azioni e la galera dove i produttori di brutte azioni vengono rinchiusi, perché apprendano a farne di buone.

Cosi che la mente abbia la pace e la tranquillità.

Alessandro

città lavoro scuola

Questa è la vita

Vivere è volare

Vivere è andare avanti

Vivere è tuffarsi in mezzo al cielo

Il nostro tappeto blu.

La vita è tua

La vita la scegli la scegli tu .

Questa è la vita.

Pietro

vita lavoro scuola

Il mare

Il mare è

un fiore che senti volare

Francesca

mare lavoro scuola

La poesia incantata

Nella campagna incantata,

Incominciano a sbocciare i fiori colorati con farfalle disegnate

tricolori che succhiano il nettare….

Luca

campagna lavoro scuola

I colori

I colori sono vivi come bambini

giocano,

litigano,

sognano,

ognuno di loro è diverso

per questo è unico proprio come noi .

Giorgia Antonini

colori lavoro scuola

Il tuo cuore

Il tuo cuore è tanto grande.

Il tuo cuore è come un fuoco ardente che riscalda la gente.

Il tuo cuore è come la nutella è dolce  ( e piace a tutti ) !!

Martina

cuore 1 lavoro scuola

IL MIO CUORE

Il mio cuore ,

un tamburo che no smette mai di battere.

Il mio cuore prova e

proverà sempre emozioni.

Il  mio cuore non si può descrivere .

Alessio

cuore 2 lavoro scuola

I mille tessuti

Un tessuto può essere

Azzurro come il mare

Bianco come le nuvole

Verde come l’ erba

Rosso come il fuoco

Giallo come l’ alba

e se esistessero altri colori

ve li direi …

Gheorghe

tessuti lavoro scuola

Le conifere

Le conifere sono come piccole montagne coperte di verde,

che quando soffia il vento alcune parti si staccano.

Le conifere sono un grande albergo,

dove alloggiano piccoli animali .

Giorgia Sarghini

conifere lavoro scuola

IL SOLE

Quando il sole si sveglia è

una perla di luce in un buco nero.

Parla e dice che un raggio è

una piccola goccia in immenso oceano .

Ludovica

sole lavoro scuola

Il vento

Era estate e tutto era tranquillo, troppo tranquillo .

A mezzogiorno si scaglia verso di noi una tromba d’ aria ,

il vento  soffia forte ed urla di aprigli , con le sue braccia sbatte contro le finestre, prova ad entrare passando sotto le porte.

Dopo mezz’ora corre via e galoppa come un cavallo imbizzarrito , fa ballare tutte le cose  che gli stanno  attorno , infine se ne va , così ,riapriamo le finestre e fuori vediamo un sole abbagliante.

Andrea

vento scuola

PS. della maestra Francesca

Questo post è stato realizzato interamente da Ludovica come compito delle vacanze.

Bravissima!!! Quest’anno sarai la mia collaboratrice per il blog e farai da tutor ai tuoi compagni 🙂

Il mago di Oz … il mio eroe

  • Il mio eroe
  • Disegno collaborativo di gruppo per imparare  a stare insieme
  • 1 Descrivi fisicamente il tuo personaggio
  • 2 Descrivi il suo carattere : indica due qualità e una debolezza
  • 3 Inventa una piccola fiaba in cui il tuo eroe riesce a conquistare la qualità desiderata
  • eroe Martinaeroe Camillaeroe Ireneeroe Ellieeroe Francescaeroe Lucaeroe alessandroeroe GiorgioeroeAndreaeroe pietroeroe Alessioeroe Giorgia.A.eroe aliceeroe Ludovicail mio eroe Giorgia S. 2La mia eroina
Tanto tempo fa in un luogo lontano, viveva Amanda: era gentile e simpatica, ma non era coraggiosa.
Un giorno parti’ alla ricerca della fontana del coraggio attraverso’ mari e correnti impetuosi e trovo’ la Fontana, ma scopri’ che non era magica; però’ penso’ a quello che aveva passato per trovarla e da quel momento divenne’coraggiosa. Yari
eroe Yari